Clima all’insegna dell’amicizia di caratura internazionale, Domenica 19 Settembre 2010, al rifugio Zamboni-Zappa, dove un centinaio degli oltre trecento soci hanno partecipato al raduno per i 50 anni del Club dei 4000, che riunisce scalatori italiani e stranieri che hanno compiuto almeno una delle difficili vie sulla parete est del Rosa.
Il presidente Nino Mascaretti ha colto l’importante anniversario per presentare una dettagliata retrospettiva sulla vita di questa associazione indubbiamente originale, ma soprattutto molto attiva, poiché organizza anche corsi di alpinismo per i giovani e manifestazioni culturali. L’aveva fondata nel 1960 il commercialista novarese Romeo Berti, molto legato a Macugnaga e per lunghi anni, amministratore delegato della società delle seggiovie.
In questo mezzo secolo vi hanno aderito complessivamente oltre seicento alpinisti, tra cui Gnaro Mondinelli, il francese Patrick Gabarrou e numerosi altri "himalaysti" che sulla est del Rosa hanno compiuto gli allenamenti , soprattutto per le prime spedizioni sui colossi della Terra.
Alla presenza del vice presidente generale del CAI, Ettore Borsetti, Nino Mascaretti ha proceduto alla consegna dei premi annuali. Due targhe speciali sono è state assegnate all’accademico varesino Ambrogio Cremonesi e alla Società escursionisti milanesi, proprietaria del Rifugio Zamboni-Zappa. Un altro riconoscimento è andato a Gabriella Berti, figlia del fondatore, e ai finanzieri Francesco Villa, Ercole Vittoni e Stefano Riga, autori di un’impresa di sci estremo compiuta la scorsa primavera.
C’erano anche i rappresentanti del Club alpino svizzero di Saas Fee e delle guide svizzere, accompagnate da Hubert Bumann, ex presidente del parlamento vallesano, mentre dalla Germania è arrivato Günter Strauss, docente universitario e alpinista di grido, fresco vincitore del Cerro Torre, in Patagonia. Strauss ha anche salito una vetta di 6000 metri, ancora vergine nel Karakorum e, come omaggio al Monte Rosa, ha deciso di chiamarla "Cima Club dei 4000".
All’incontro è intervenuta anche la guida Dino Vanini di Devero insieme ad alcuni suoi colleghi di Macugnaga, che negli anni ’60 hanno compiuto parecchie "prime" invernali, scrivendo delle pagine importanti nella storia dell’alpinismo. Con la Messa celebrata dal parroco don Maurizio Midali sono stati ricordati tutti i caduti del Rosa.
Teresio Valsesia