In tre giorni di rassegna saranno presentate alcune delle opere che hanno segnato la storia della filmografia di montagna in una retrospettiva che ripercorre i lavori premiati in diversi Festival del mondo. Questa è anche la peculiarità del Festival luganese di Marco Grandi, alpinista, membro del Club dei 4000, scrittore, conferenziere, delegato dell’UIAA per la cinematografia alpina, co-fondatore e membro del comitato direttivo della International Alliance of Mountain Film, e membro delle giurie di numerosi festival di film di montagna.
Venerdì 6 agosto, ore 21
"Sherpa" di Frank Senn (Svizzera), 60 min.
Il 21 maggio 2007 la spedizione di Kari Kobler raggiunge la cima dell’Everest, compreso l’alpinista ticinese Gianni Göltz, l’unico senza il supporto dell’ossigeno. Ma la discesa gli risulterà fatale. In questi momenti drammatici scatta l’abnegazione e la sensibilità degli sherpa perché senza di loro la storia della conquista delle vette himalayane non poteva essere scritta. Sono loro i veri eroi dell’Everest.
"Ciao Vecio!" di Gianluigi Quarti (Svizzera), 15 min.
Ricordo di Riccardo Cassin, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi, pioniere dell’alpinismo moderno, È deceduto all’età di 100 anni nel 2009.
Sabato 7 agosto, ore 21
"Karl" di Valeria Allievi (Italia), 56 min.
La tragica scomparsa di Karl Unterkircher nel luglio 2008 sull’inviolata parete Rakhiot del Nanga Parbat sembra un copione già scritto: alpinismo estremo, rischio, tragedia. Ma in questo caso campeggia la personalità di Karl Unterkircher come alpinista e come uomo, autore dei una spedizione nel 2004 all’Everest e al K2, saliti senza ossigeno nell’arco di 63 giorni.
"Maratona Bianca" (Museo nazionale della montagna del CAI Torino), 15 min.
Film storico del 1936 sul Trofeo Mezzalama del 1935 al quale ha partecipato anche il macugnaghese Ettore Schranz classificandosi al 2. posto.
"Everest- Sea to summit" (Dal mare alla vetta), di Michael Dilion (Australia), 61 min.
Il protagonista, Tim Macartney-Snape, nel 1984 è stato il primo a tracciare una nuova via sull’Everest senza ossigeno. In questo film percorre tutti gli 8.848 metri di dislivello dal mare della baia del Bengala alla vetta. Un trekking di oltre 800 km in compagnia della moglie Ann Ward.
Domenica 8 agosto. ore 21
"Il Cervino, ieri e oggi"
Ieri: il Cervino in un film di 6 minuti del 1901 che costituisce il primo documentario della storia della cinematografia alpina.
Oggi: "Cervino - La Gran Becca - Ascensioni lungo le vie classiche"
Proiezione di diapositive di Luisa e Beat Perren con presentazione del loro libro.
Edito dalla Fondazione Monti e stampato da Saccardo di Ornavasso, il volume in grande formato contiene una presentazione del prof. Luigi Zanzi e una serie di notizie storiche sul Cervino. Ma è soprattutto un’eccezionale rassegna di immagini spettacolari, scattate dall’elicottero, sugli itinerari classici del versante italiano e di quello svizzero della cima più famosa delle Alpi.