Convocazione Assemblea straordinaria

Care Socie e cari Soci, il Consiglio Direttivo Sezionale, valutando vantaggi e svantaggi, ha deciso che è interesse della Sezione CAI di Macugnaga aderire al Terzo Settore ed iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Con l’iscrizione al RUNTS ci saranno più incombenze contabili ed amministrative, ma ci saranno altresì vantaggi. Il primo vantaggio riguarda l’importante agevolazione del 5 per mille, che senza l’iscrizione perdiamo. Poi ci sono i rapporti con la Pubblica Amministrazione: l’iscrizione al RUNTS ci consente di partecipare a bandi per l’assegnazione di progetti e l’erogazione di risorse da parte degli Enti Locali (Comune e Provincia). L’adesione al Terzo Settore prevede l’adozione di un nuovo Statuto che contempli le indicazioni previste dalla normativa, pertanto i Signori Soci sono convocati in

ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI

presso lo Studio del Notaio Stefania Scalabrini in Via G. Marconi, 3 Ornavasso VB per il giorno 18 aprile alle ore 05,00 in prima convocazione e nel caso andasse deserta in seconda convocazione

VENERDÌ 19 APRILE 2024 ALLE ORE 16,00

per discutere il seguente ordine del giorno:
1. Approvazione nuovo statuto ai fini dell'iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore R.U.N.T.S. con richiesta di personalità giuridica;
2. delibere inerenti e conseguenti;
3. conferimento di mandato al Presidente per l'esecuzione e la verifica delle relative pratiche;

Per quanto attiene alle modalità di svolgimento dell’Assemblea si riportano le norme del Regolamento di sezione: hanno diritto di voto tutti i Soci maggiorenni in regola con il pagamento della quota Sociale relativa all’anno in cui si tiene l’assemblea. Ogni Socio può farsi rappresentare in Assemblea da altro Socio, che non sia componente del Consiglio Direttivo, mediante rilascio di delega; ogni Socio delegato può portare n. 5 deleghe. Vi aspettiamo numerosi per partecipare a questo importante momento deliberativo nella vita della nostra Sezione.  Scarica qui la versione digitale


Antonio Bovo Presidente Sezione CAI Maugnaga

Tesseramento 2024

Carissime socie /Carissimi soci
avrete certamente appreso dai social dei risultati raggiunti dal C.A.I. Centrale nel tesseramento 2023, raggiungendo il traguardo di 346.045 soci con un incremento di 20 mila nuovi iscritti.
La nostra sezione ha contribuito al raggiungimento di questo risultato, chiudendo la campagna di quest’anno con 878 soci, ed un incremento di 37 nuove iscrizioni (+ 4,4%) rispetto lo scorso anno; questi risultati sono frutto del contributo di tutti Voi, dei soci che hanno rinnovato, confermando la loro fiducia, dei nuovi soci che hanno scelto la nostra sezione per sottoscrivere la loro tessera.
Di questo dobbiamo esservi grati e ringraziarvi, con l’augurio che la vostra fiducia venga confermata anche per il 2024 ed altri soci si aggiungano alla nostra grande famiglia. Detto questo vi ricordiamo che la
campagna tesseramenti 2023 si è conclusa il 31 ottobre scorso, e dal 1° novembre sarà possibile rinnovare o associarsi per l’anno 2024. Potrete rinnovare la vostra tessera o sottoscrivere una nuova adesione presso la nostra sede aperta tutti i sabati dalle 17,30 alle 19,00 (tutte le sere stesso orario durante le festività di Natale/Capodanno).
Il rinnovo potrà essere fatto anche on-line con bonifico utilizzando le seguenti coordinate IBAN del Conto Corrente sezionale presso la Filiale di Piedimulera del BANCO BPM: IT48T0503445590000000002475
Per informazioni sulle nuove quote fissate del CAI Centrale, vi invitiamo a visitare la nostra sezione tesseramento.


Consiglio Direttivo e Collegio dei Revisori dei Conti della Sezione CAI di Macugnaga.

Escursioni EMR 2024

estmonterosa programma escursioni 2024

 

Forum la valle del rosa

Abbiamo scelto un forntore di data center che ci possa garantire la sostenibilità dell’energia elettrica erogata, mediante la certificazione ISO 14001, l’utilizzo diretto di fonti di energia rinnovabili e l’acquisto di Garanzie di Origine, dette anche GO.

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Da qualche anno il Museo della Montagna di Macugnaga si è arricchito di un’esposizione indubbiamente originale, dedicata al contrabbando di montagna. È stata la prima del genere allestita in Italia.
Questa è una storia secolare, scritta su due fronti contrapposti: gli spalloni e i finanzieri (ma anche i doganieri svizzeri).
I primi documenti risalgono al ’600, quando i "frodatori" operavano fra la Lombardia e il Piemonte, minacciati di morte dalle grida dei governatori spagnoli. Nei secoli successivi si contrabbanda febbrilmente anche in montagna, fra l’Ossola. il Vallese e il Ticino. E in ambedue le direzioni.
Alla fine dell’Ottocento è il "tempo del sale". Curiosamente si tratta del sale venduto dall’Italia alla Svizzera, che - come per il tabacco - non lo gravava di accise. Quindi diventa più conveniente del sale venduto nei negozi di "Sale e Tabacchi". Per bloccarne l’introduzione il ministero delle finanze adotta tre misure: colora di rosa il sale che viene esportato in Svizzera, erige la "ramina" (una robusta rete, lunga alcuni chilometri sul confine comasco e varesino), e invia sul Verbano e sul Lario delle torpediniere. Uno di questi natanti naufraga al largo di Cannobio, a causa di una terribile mareggiata. È l’8 gennaio 1896. Dodici morti, tra finanzieri e marinai. La più grave tragedia di queste lotte senza esclusione di colpi.
Nel 1914 si registra invece la morte di 9 spalloni in Val Bognanco (Ossola), travolti da una valanga. I loro corpi vengono recuperati soltanto in primavera, allo squagliarsi delle nevi. Analoga tragedia nel 1932, a Crego, in valle Antigorio, con otto vittime.
Il contrabbando è particolarmente intenso negli anni delle crisi economiche e durante le guerre. Tra il 1943 e il 1946 la merce più trafficata è il riso, introdotto abusivamente dall’Italia in Svizzera. Fra mille pericoli le donne delle valli italiane scendono ad acquistarlo nelle pianure vercellesi e novaresi. Dicono di andare alla "raf", che era la sigla delle forze aree inglesi. Poi lo cambiano con zucchero e caffè svizzero.
In quegli anni oltre 4000 spalloni (fra cui molte donne) vengono fermati nel canton Ticino dai doganieri elvetici, che però ammettono di averne catturati al massimo un terzo. Quello è anche il tempo delle smercio delle sigarette, come nel dopoguerra quando però il contrabbando romantico è sostituito da quello praticato da bande senza scrupoli.
Naturalmente sono sempre viaggi notturni, lunghi e pericolosi, come "amanti dell’Orsa Maggiore", anche in pieno inverno, fra cumuli di neve e valanghe insidiose.
Al museo di Macugnaga viene ricostruita la storia di questa attività illecita per ricordare una pagina di storia comune a tutte le valli di confine.
Oggi sui valichi sperduti del confine italo-svizzero non passa più nessuno con la bricolla in spalla. Restano poche fotografie. La più vecchia l’hanno scattata a Saas Almagell all’inizio del ’900 e vi appaiono degli spalloni giovanissimi insieme ad altri molto anziani. Figura lacere e smunte. Tutti scheletriti dalla fame.
Restano anche le vecchie canzoni, riproposte dai cori di montagna: "Noi siam contrabbandieri/ di riso e di sale./ Se il colpo ci va male/ a Bellinzona ci tocca andar". Oppure: "Eravamo in cinque fratelli/ abbiam deciso di far contrabbandieri,/ su e giù per i sentieri/la bricolla abbiam portà".
Da quarant’anni a Macugnaga il 17 di agosto si va al Passo Mondelli, defilato e sconosciuto, che sfiora i 3000 metri di quota. Con una Messa si ricordano i morti della bricolla. Un piccolo altare di pietra sulla cresta di confine con la valle di Saas Fee contiene dodici fotografie. Ma insieme a loro si prega anche per i finanzieri e per i doganieri svizzeri, morti nell’adempimento del loro dovere.
Ormai la "guerra" è un ricordo lontano, che rivive soltanto nella memoria dei protagonisti. Tanti aneddoti, legati soprattutto all’epoca del contrabbando romantico. Come quello del valsesiano Leo Colombo, fermato da due militi della "Confinaria" negli anni Trenta. Uno dei finanzieri si frattura una gamba e lui se lo carica in spalla, salvandogli la vita. Per ringraziamento gli riconsegnarono la bricolla.
Dopo l’8 settembre 1943, i contrabbandieri diventano "passatori", accompagnando all’elvetica "frontiera della libertà" ebrei, prigionieri alleati, perseguitati e fuggiaschi di ogni nazione.
"Non chiamiamoli contrabbandieri, ma spalloni", dice don Severino Cantonetti, parroco di Castiglione (Valle Anzasca), il paese che viveva di contrabbando. "I contrabbandieri sono quelli che viaggiavano comodamente sulle macchine, in pianura. I nostri montanari lo facevano per sopravvivere. Con grandi fatiche e pericoli".

Pubblicato con l'autorizzazione dell'autore (Teresio Valsesia)

Museo della Montagna di Staffa e Casa Walser di Borca

Il Museo della Montagna e del Contrabbando di Staffa assieme alla Casa Walser di Borca sono un fiore all'occhiello di Macugnaga.
Dal 1° Luglio il Museo di Staffa è gestito dal CAI di Macugnaga che, con una convenzione con il Comune di Macugnaga , subentra alla Pro Loco. L'apertura e le visite guidate saranno garantite fino all'11 Settembre dai Soci Volontari: Teresio, Daniela e Andrea. Per l'orario delle visite e le eventuali prenotazioni rimandiamo alla locandina che riporta anche gli orari del Museo Walser di Borca.

Mappa Macugnaga

In collaborazione con Sirio BlueVision la straordinaria mappa interattiva del nostro territorio con l'elenco delle strutture ricettive, gli itinerari e le traccie dei sentieri.

 

Il 5 X 1000 alla sezione

Un piccolo gesto che non ti costa nulla grazie al quale riusciamo a sostenere le nostre attività sociali. Donare è semplicissimo, basta firmare nell'apposito spazio del 730, del CUD o dell'Unico indicando il codice fiscale del CAI Macugnaga  83003670037.

Fondazione Spagnolli-Bazzoni

Nessun progetto economico, sociale e politico sostituisce quel dono commosso di sè di un uomo verso un altro uomo che è la carità, quel vero amore verso il destino dell'altro che spinge a farsi carico dei bisogni spirituali e materiali del prossimo, senza aspettare alcun tornaconto immediato o futuro!

Il Museo della Montagna e del Contrabbando di Staffa assieme alla Casa Walser di Borca sono un fiore all'occhiello di Macugnaga. Dal 1° Luglio il Museo di Staffa è gestito dal CAI di Macugnaga che, con una convenzione con il Comune di Macugnaga , subentra alla Pro Loco.
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